mercoledì 29 aprile 2020

La normalità che si trasforma

Il Buongiorno si vede da quante 
perdite hai.

No, non sto parlando di ciclo mestruale
state tranquilli, 

ma delle perdite dell'acqua di casa.

Bello vero?
Ma alla fine ripeto, state tranquilli, 
di questi tempi si dice che andrà tutto bene!

Come andrà tutto bene quando penserai 
che ritornerà un po' di normalità.

Che poi normalità non sarà, ma chissà.

Una normalità diversa, interpretata a modo proprio perchè ognuno ha il suo tipo di normalità.

Magari per me è normale alzarsi tutti i giorni alle 7 del mattino, bere un caffè,
fare ginnastica e darsi a qualche progetto.

Oppure è normale non fare un cazzo per tutto il giorno, magari poltroneggiando guardando netflix, che alla fine in realtà stai facendo qualcosa: visioni accuratamente film e serie tv, magari pensando che diventerai in un futuro recensionista e blogger.

Oppure è normalità pulire ogni angolo di casa ogni giorno 
scoprendo che sotto alla scrivania nell'angolo Nord-Sud-Ovest-Est...


... e trovi un nuovo amico a 8 zampe da salvare 
pur di parlare con qualcuno e raccontare i tuoi viaggi mentali e pensieri perversi,
 o piani malefici per conquistare il mondo. 
Oppure speri di allevarlo nella speranza si trasformi in spider man.

Oppure la normalità è quando ti metti a studiare i tutorial di cucina, di estetica, 
di cura delle piante e tanto altro che speri così di capire 
come diventare una influencer dalla popolarità senza precedenti.

Poi c'è la normalità nelle autocertificazioni dove dichiari ogni cosa: 

che sei lavoratrice,

 che sei in missione per conto di Dio, 

che sei congiunta, 
che sei congiuntivo,
che sei congiuntivite, 

che sei un affetto stabile ma non troppo perchè devo verificarlo nella dichiarazione d'amore scritta nel bigliettino lasciato sul parabrezza, 

che sei un affettato magari anche dei migliori serviti al Conad,

 che sei un fidanzato ufficiale con tanto di anello 
ma con data da destinarsi a quando vedrai l'amante
.

Che poi è normale dare la priorità a chi vuoi vedere per primo?

Mamma, papà, fratelli, cuginanze, amici, fidanzati, amanti, triangoli amorosi...
Si certifica e classifica e si fa presto a rendere anche gli affetti tutto normale.
Voi direte: beh è ovvio che cerco di dare la priorità ai miei parenti, poi agli amici, poi...
Ma se invece non fosse così?


Insomma la normalità almeno quella non si perde,
 ma si trasforma.

Se prima eravamo dediti agli altri ora siamo succubi di noi stessi e
dei nostri piaceri a cui prima non ci dedicavamo.
Siamo certificati con la certezza di noi stessi che 
sappiamo chi siamo, cosa vogliamo e perchè esistiamo.

Siamo normali in una normalità apparente,
ma di cui stiamo perdendo la lucidità.
 

Si trasforma in qualcosa di produttivo, di piacevole, o di inconcludente, spiacevole.
O forse cerchiamo di perdere la monotonia e la chiamiamo normalità?
 


La monotonia poveretta è sempre buttata nel cesso, 
maltrattata, insomma non ci piace!

Ma pazienza, per quanto mi riguarda saranno cazzi suoi, 
perchè anche a me non piace.

Almeno conoscendola apprezza la sincerità e va avanti, 
perchè di persone che la frequentano ne ha tante.

 Peccato che poi quella monotonia ritorna.

Ed è normale, come è la normalità.
Che ogni tanto mi piace perdere
per ricordarmi di quanto sia bella
la normalità

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