martedì 28 aprile 2020

Abitino e tacchi non si arrendono mai

Non so cosa mi prenda oggi,
ma sono due giorni che ho una roba addosso...

Sì, ho anche un vestitino nero e il coprispalle nero come sempre,
ma ho una strana sensazione...

come se stesse per succedere qualcosa... 

come se qualcuno ti stesse per fare qualcosa...

come se.
E la finisco lì.


Voi potete continuare il racconto come volete, 
se volete e quanto lo vorrete.
Io mi sento di dire che i sogni spesso che siano strani o brutti o trasandati
ti lasciano qualcosa, un vestito grigio troppo stretto,
e sento che questo sia legato ai pensieri accumulati 
anche nella quarantena che ormai fa parte
del nostro modus vivendi.

Troppi pensieri, troppi discorsi, troppe parole, troppi troppo trappi trippi.

Un casino mentale che dopo un po' devi ballarci sopra qualcosa, 
o ti si accumula come la ghisa.

Vorrei dire tante cose, ma a volte mi sdraio per terra
 e non ho voglia di dire un cazzo.

Poi mi metto seduta, guardo il muro 
e penso che a volte non c'è bisogno di parole.



C'è solo bisogno di sentire il proprio sguardo, 
quanto le palpebre siano pesanti dalla stanchezza dei pensieri.
E io sono stanca di pensare.

Il mio unico desiderio ora è stare sola.

A ballare in una stanza.

Buttare i pensieri pesanti come la ghisa nel cestino.

Fingere di indossare il mio abitino nero che metto sempre a ballare,
 corto e scollato come una vera Vamp Dark sa portare, 
tacco nero e calze a rete strappate come sempre.
Smalto bordeaux, rossetto altrettanto e l'occhiale da sole da cattiva,
 con quelle alette in sù che ti fanno capire quante arie ti devi dare.

Poi ci sono i momenti dove sogno ad occhi aperti, sogno...

e inciampo, mi ritorvo col culo a terra e ci rimango un po' così.

Un po' come una stronza ecco.

Vabbeh, sarebbe il caso di togliersi i tacchi,
 le calze a rete, il vestitino e rimettersi...

no no ma cosa dico! 

Tengo tutto lo stesso fino a quando non è ora di andare a letto!

I sogni possono scappare, 
ma almeno il vestito da Vamp Dark rimane.
 L'Abitino e tacchi non si arrendono mai!

Come la mia speranza di stare bene ai tempi del Covid.


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