giovedì 30 aprile 2020

Sarà Questione di Piselli...

Buon pomeriggio a tutti
e bentornati su questo blog
di cui tutti ormai non ne possono più.

Perchè sono tornata carica,

diabolica,

simpatica ma non troppo, 

sexy,

stronzetta come si deve

e a volte anche seria.

A volte, non esageriamo!
Comunque torniamo a noi:

ieri sera tra qualche chattata su whatsapp e 
cercare di capire come funzionasse tik tok,
è emersa una questione di vitale importanza...

I Piselli Medi...

che fine hanno fatto!?

Esistono ancora? Sono mai esistiti davvero ed erano solo in un mio falso ricordo?
O forse c'è un complotto contro la sottoscritta?!

Ed è diventata subito caccia aperta!
Stamattina ho fatto delle ricerche, ovviamente senza autocertificazioni e cose particolari.

Cosa che non rientra nella mia missione di stamattina, ma ho constatato nel frattempo che esistono diversi esemplari umani che il periodo Covid mi ha portato alla luce, e vorrei condividere queste categorie con voi:

le donne in pigiama perenne : 
della serie "tanto fra poco torno a casa!", 
qundi resto vestita in pigiama mattino, pomeriggio, spesa, 
bucato, stiraggio, cucina, divano, sesso, e infine a letto per dormire.
 Forever and ever.
 Inseparabili, ormai il pigiama è la sua seconda pelle. 

i musicisti mancati: 
stamburellano sui carrelli creando melodie
 come se fossero sul balcone ad un flashmob percussionando l'inno nazionale.
 Chissà, magari sono un po' in ritardo o in anticipo. 
Dipende da che ora e giorno era l'evento!

I vecchietti pogatori: 
questi sono quelli che si avvicinano piano piano 
e ti stanno col carrello attaccato al culo,
 perchè forse non gli resta molto tempo, e proprio quel momento 
per arrivare all'ultimo pan bauletto è... un attimo! 
Quindi come vecchi punk che si rispettino gettano in segno di 
poco i carrelli contro le persone,
così addio distanza di sicurezza e ne risentono meno le loro artriti .

Il Signor Complottista: 
quello che scuote la testa girandosi 
verso la prima persona che gli capita di fianco
 e inizia a dire quanto la vita sia dura,
 il Covid è una scusa del Governo, 
che siamo tutti sotto controllo, cavie di esperimenti cibernetici e chissà altro, 
ma soprattutto che non la smette di scuotere la testa 
fino a quando qualcuno non gli dice di aver trovato il pacco di farina per il pane, 
così da levarsi il Complottista dalle palle!
 Ma tranquilli, lui non si arrende, 
perchè scuote la testa e troverà un'altra vittima.

Comunque tornando a noi...

di Piselli Medi alla fine...
insomma...

mi sono dimenticata di cercarli!

Mi ero talmente persa a comprare quello
che mi serviva,
a pensare di non schiacchiare la nuova pianta per 
la finestra del mio studio,
che mi sono completamente dimenticata 
di cercare i Piselli Medi!
Sono molto triste di riportare questa spiacevole notizia.

Sono una donna ambiziosa e quando voglio
raggiungere un certo obiettivo
mi concentro al massimo.
Ma questa volta nemmeno le dimensioni mi hanno incentivato!

Sarà questione di Piselli, 
ma questa questione del cazzo è proprio
saltata per aria.

Dovrò  accontentarmi dei
Fini e Finissimi.

E voi invece?!
ma sapete dove possono
trovarsi i Piselli Medi?
O vi accontentate anche voi 
dei fini o finissimi?



mercoledì 29 aprile 2020

La normalità che si trasforma

Il Buongiorno si vede da quante 
perdite hai.

No, non sto parlando di ciclo mestruale
state tranquilli, 

ma delle perdite dell'acqua di casa.

Bello vero?
Ma alla fine ripeto, state tranquilli, 
di questi tempi si dice che andrà tutto bene!

Come andrà tutto bene quando penserai 
che ritornerà un po' di normalità.

Che poi normalità non sarà, ma chissà.

Una normalità diversa, interpretata a modo proprio perchè ognuno ha il suo tipo di normalità.

Magari per me è normale alzarsi tutti i giorni alle 7 del mattino, bere un caffè,
fare ginnastica e darsi a qualche progetto.

Oppure è normale non fare un cazzo per tutto il giorno, magari poltroneggiando guardando netflix, che alla fine in realtà stai facendo qualcosa: visioni accuratamente film e serie tv, magari pensando che diventerai in un futuro recensionista e blogger.

Oppure è normalità pulire ogni angolo di casa ogni giorno 
scoprendo che sotto alla scrivania nell'angolo Nord-Sud-Ovest-Est...


... e trovi un nuovo amico a 8 zampe da salvare 
pur di parlare con qualcuno e raccontare i tuoi viaggi mentali e pensieri perversi,
 o piani malefici per conquistare il mondo. 
Oppure speri di allevarlo nella speranza si trasformi in spider man.

Oppure la normalità è quando ti metti a studiare i tutorial di cucina, di estetica, 
di cura delle piante e tanto altro che speri così di capire 
come diventare una influencer dalla popolarità senza precedenti.

Poi c'è la normalità nelle autocertificazioni dove dichiari ogni cosa: 

che sei lavoratrice,

 che sei in missione per conto di Dio, 

che sei congiunta, 
che sei congiuntivo,
che sei congiuntivite, 

che sei un affetto stabile ma non troppo perchè devo verificarlo nella dichiarazione d'amore scritta nel bigliettino lasciato sul parabrezza, 

che sei un affettato magari anche dei migliori serviti al Conad,

 che sei un fidanzato ufficiale con tanto di anello 
ma con data da destinarsi a quando vedrai l'amante
.

Che poi è normale dare la priorità a chi vuoi vedere per primo?

Mamma, papà, fratelli, cuginanze, amici, fidanzati, amanti, triangoli amorosi...
Si certifica e classifica e si fa presto a rendere anche gli affetti tutto normale.
Voi direte: beh è ovvio che cerco di dare la priorità ai miei parenti, poi agli amici, poi...
Ma se invece non fosse così?


Insomma la normalità almeno quella non si perde,
 ma si trasforma.

Se prima eravamo dediti agli altri ora siamo succubi di noi stessi e
dei nostri piaceri a cui prima non ci dedicavamo.
Siamo certificati con la certezza di noi stessi che 
sappiamo chi siamo, cosa vogliamo e perchè esistiamo.

Siamo normali in una normalità apparente,
ma di cui stiamo perdendo la lucidità.
 

Si trasforma in qualcosa di produttivo, di piacevole, o di inconcludente, spiacevole.
O forse cerchiamo di perdere la monotonia e la chiamiamo normalità?
 


La monotonia poveretta è sempre buttata nel cesso, 
maltrattata, insomma non ci piace!

Ma pazienza, per quanto mi riguarda saranno cazzi suoi, 
perchè anche a me non piace.

Almeno conoscendola apprezza la sincerità e va avanti, 
perchè di persone che la frequentano ne ha tante.

 Peccato che poi quella monotonia ritorna.

Ed è normale, come è la normalità.
Che ogni tanto mi piace perdere
per ricordarmi di quanto sia bella
la normalità

martedì 28 aprile 2020

Abitino e tacchi non si arrendono mai

Non so cosa mi prenda oggi,
ma sono due giorni che ho una roba addosso...

Sì, ho anche un vestitino nero e il coprispalle nero come sempre,
ma ho una strana sensazione...

come se stesse per succedere qualcosa... 

come se qualcuno ti stesse per fare qualcosa...

come se.
E la finisco lì.


Voi potete continuare il racconto come volete, 
se volete e quanto lo vorrete.
Io mi sento di dire che i sogni spesso che siano strani o brutti o trasandati
ti lasciano qualcosa, un vestito grigio troppo stretto,
e sento che questo sia legato ai pensieri accumulati 
anche nella quarantena che ormai fa parte
del nostro modus vivendi.

Troppi pensieri, troppi discorsi, troppe parole, troppi troppo trappi trippi.

Un casino mentale che dopo un po' devi ballarci sopra qualcosa, 
o ti si accumula come la ghisa.

Vorrei dire tante cose, ma a volte mi sdraio per terra
 e non ho voglia di dire un cazzo.

Poi mi metto seduta, guardo il muro 
e penso che a volte non c'è bisogno di parole.



C'è solo bisogno di sentire il proprio sguardo, 
quanto le palpebre siano pesanti dalla stanchezza dei pensieri.
E io sono stanca di pensare.

Il mio unico desiderio ora è stare sola.

A ballare in una stanza.

Buttare i pensieri pesanti come la ghisa nel cestino.

Fingere di indossare il mio abitino nero che metto sempre a ballare,
 corto e scollato come una vera Vamp Dark sa portare, 
tacco nero e calze a rete strappate come sempre.
Smalto bordeaux, rossetto altrettanto e l'occhiale da sole da cattiva,
 con quelle alette in sù che ti fanno capire quante arie ti devi dare.

Poi ci sono i momenti dove sogno ad occhi aperti, sogno...

e inciampo, mi ritorvo col culo a terra e ci rimango un po' così.

Un po' come una stronza ecco.

Vabbeh, sarebbe il caso di togliersi i tacchi,
 le calze a rete, il vestitino e rimettersi...

no no ma cosa dico! 

Tengo tutto lo stesso fino a quando non è ora di andare a letto!

I sogni possono scappare, 
ma almeno il vestito da Vamp Dark rimane.
 L'Abitino e tacchi non si arrendono mai!

Come la mia speranza di stare bene ai tempi del Covid.