Avevo freddo. Un terribile
gelo perforava le mie ossa , me le sentivo consumare. Rotolavo nel letto tra le
lenzuola pur di scaldarmi. Ma non c’era soluzione.
Che terribile sensazione, che brutto presentimento, come se
da un momento all’altro mi fosse capitato qualcosa. Allungai la mano, per poter sentire almeno il
calore di mio marito. Ma niente, lui non c’era. Così aprii gli occhi e… vidi
delle ombre. Ombre dagli occhi rossi, come il sangue. Strane sadiche risate mi
circondavano e rimbombavano nella stanza sempre più forte. E io mi sentivo il
cuore sempre di più in gola.
Poi il suo volto si mostrò al chiaro di Luna, e i suoi occhi verdi si fecero verdi come gli smeraldi. La sua bellezza, il suo sorriso... anche quella notte Victor si era mostrato a me tentandomi, e avvicinandosi sempre di più a me. Mi accarezzò il volto... e di colpo mi svegliai!
La paura di cadere nella terribile tentazione di stare anche solo per una notte tra le sue grinfie bruciava più che mai. Eppure sentivo in quel momento, con grande stupore e inquietudine, solo la mia guancia gelida.
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