Ero pensierosa quel giorno. Ricordo che pioveva a dirotto, e
avevo una grande voglia di leggere.
Mio marito stava lavorando, e nemmeno ci eravamo visti per
un “buon giorno”. Ma ormai erano giorni che facevamo così, non potevo farci
nulla: il lavoro era il lavoro, e io ero pur sempre una donna che doveva
attendere il suo uomo come ogni giorno.
Raggiunsi la biblioteca della dimora, accompagnata solo dal
fragore della pioggia che si abbatteva sulle finestre. Le altre fanciulle non
sapevo che cosa stessero facendo, ma in quel momento poco mi importava. Non
volevo essere troppo impicciona nei confronti degli altri ospiti, non ne ero
forse capace.
Così entrai nella biblioteca e mi guardai attorno. Non
sapevo nemmeno da dove cominciare, a quale scaffale rivolgermi. Solo una cosa
dovevo fare: scegliere una direzione, a caso. Così scelsi di andare a sinistra,
e proseguii fino in fondo, per poi dirigermi verso le grandi vetrate. Quando
rivolsi lo sguardo ai libri un grande lampo illuminò di colpo la stanza e un
boato fece vibrare i vetri della finestra.
“Accidenti…” pensai spaventata. Poi mi misi a guardare i
libri. Ce n’erano di svariati titoli e copertine dai colori sgargianti, e mi
misi ad osservarli uno ad uno…. Peccato che alcuni di essi avessero delle
pagine rovinate, quasi consumate dal tempo, che non si potevano nemmeno
leggere. Così cercai più in alto e presi la scala che stava sulla mia destra
appoggiata. L’appoggiai contro l’immenso armadio pieno di libri e cercai di
trovare qualche titolo o copertina che mi potesse interessare. Dopo qualche
istante che il mio sguardo si smarriva tra i colori delle copertine vidi un
libro rosso scarlatto, e la copertina pareva più delicata rispetto alle altre
rigide.
Così mi allungai per prenderlo, dato che era più in alto
rispetto a tutti, ma ahimè mi sbilanciai.
Iniziai a barcollare sulla scala e capii che per me erano
guai grossi se qualcuno non fosse corso in mio aiuto!
“Oh no!!” pensai e infine caddi proprio all’indietro.
Era il modo più stupido per morire…. Ma era anche il modo
migliore per cadere tra le braccia di qualcuno. Proprio in quell’istante che mi
vedevo morta qualcuno mi aveva accolta tra le sue braccia.
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