martedì 5 novembre 2019

Quando ti dicono che...e poi...!!!

Dunque ieri avete affrontato le vostre paure più nascoste del vostro incoscio?

(diciamolo pure che questa era la classica domanda del cazzo per iniziare un ennesimo discorso serio o post semiserio o come vi pare).

Oggi mi succedono altre robe, altri episodi che la Momo deve assolutamente afforntare e confrontarsi conse stessa. A parte che mi sto dopando di Polase e VivinC perchè domani la Scuola ha bisogno della maestra Monica (ebbene sì, mi chiamo nel mondo umano così!) e non posso permettermi di fermare i miei piani diabolici di conquista dell'universo!

Comunque, a parte questo, mi sono stati  arrivati dei messaggi.

Messaggi che forse faranno pensare ad una persona che non sono.
Che illudo.

Che dico e poi non faccio.

Così vi fornisco come sempre una definizione, di illusione, obiettivamente parlando o scrivendo:
<Un'illusione è una distorsione di una percezione sensoriale o cognitiva, causata dal modo in cui il cervello è solito organizzare ed interpretare le informazioni che riceve. Le illusioni possono coinvolgere tutti i sensi, ma quelle ottiche sono le più emblematiche e conosciute, dal momento che la vista spesso prevarica gli altri sensi.
Si differenzia dall'allucinazione che è caratterizzata da uno stato in cui ciò che si percepisce non è empiricamente presente nella realtà in quel dato momento. L'allucinazione è infatti definita come “percezione senza oggetto”. > cit. Wikipedia

Sia chiara una cosa ragazzi e ragazze, streghette e stregoni, fantasmini e mostri dei miei stivali e stringhe: io non devo proprio nessuna giustificazione di quello che faccio, vivo, o sento. 
Vero spesso dico "Dai sì vediamoci per una birra!" poi mi rivedrete per sentirvi dire la stessa cosa dopo 2 mesi.
Sono un disastro o come direbbe un mio caro amico "Una Amica di Merda", ma appunto è caro perchè non mi dice questo complimento a caso. Ma mi vuole bene lo stesso (Spero!).
Comunque io sono fatta così, ho diversi amici, per ora quei pochi gruppi di amici in cui sto bene e sento che posso essere tranquilla e me stessa senza sentirmi inadeguata o giudicata.
Purtroppo per voi ho il fantastico vizio di conoscere persone nuove, sempre belle e interessanti. 
Che però alcune di loro hanno un tremendo difetto, e li capisco perché anche io sono un po' così: hanno spesso attenzione solo su di loro. Poi anche su di me, però prima di tutto su di loro.
D'altronde è intrinseco nella natura umana, che vogliamo farci? Ci nutriamo per poter condividere il bene con gli altri.

Mi spiego: l'amicizia è fatta di scambio, ma anche di libertà e respiro.
Se deve essere solo rapporto esclusivo e soffocante non è più una sana amicizia.
Non una pretesa, non un reclamo, non un'accusa.
Non un modo per giudicare un momento di assenza.

Io e la mia migliore amica non ci vediamo per un mese e alla fine ci vediamo per due ore, un caffè e due abbracci. Secondo voi ci insultiamo per questo!? No, viviamo il momento.
Il momento di ricordarci che comunque ci siamo, anche se non scriviamo su whatsapp, se non chiamiamo o mandiamo foto stupide.
Ci pensiamo e basta poco.
Negli ultimi tempi invece c'è sempre più bisogno del visivo, di certezze visibili, di conferme con gesti e magari di un gesto estremo.
Io dico basta a queste cazzate.
Ne ho pieni i coglioni di accontentarvi con illusioni di questo tipo. 
Piuttosto rimango l'Amica di Merda che in tanti amano.


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