domenica 21 settembre 2014

Ciao, Piccola Scatola Cadente!

Cari momosini e momosette,
oggi la mia momosa autrice ha deciso di non utilizzare momosi vocaboli troppo momosi e purtroppo non ci saranno nemmeno vignette momose.
Già, perchè questa sarà una momosa lettera speciale e fuori dall'ordinario.
Una momosa lettera ad una momosa Scatola che si è chiusa per sempre.
E non per volere di chissà chi. 
Per suo stesso volere, ha messo un bel lucchetto e non lo tirerà più via.
Mai più.

"Ciao Sere,
è da un po' di tempo che non ci sentiamo e non ci scriviamo.
Forse potrai solo leggere, tra queste righe, alcuni ricordi.
Come io ti ricordo, e quello che tu ti ricordi di me.
Apro la tua scatola, se me lo permetti.
Sai, noi siamo scatole di tonalità sonore. Anche i colori suonano, vibrano di emozioni.
Senti? Senti queste sfumature di note?
Permettimi di farti ascoltare i colori di questi ricordi. Piccoli frammenti che tengo ancora nella mia carne.
Eravamo compagne di Università,  Scienze dell'Educazione.
Quattro chiacchiere, un caffè, due esami, cinque salti tra un gradino e l'altro delle difficoltà che ci attendevano.
La passione per i manga, ricordo che adoravi Rina di "Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo".
Ricordo che ne volevi fare un cosplay, ci eravamo pure consultate tra un messaggio e l'altro.
Non so più se l'hai fatto.
Dovevamo andare anche a quella mostra, ricordi?
Di quel tizio giapponese, non ricordo nemmeno più come si chiami... la mostra era a Reggio Emilia... caspita non siamo riuscite ad andarci.
Anche lì, non so più se ci sei andata.
Poi messaggi occasionali, qualche commento su facebook, qualche condivisione della visione di un mondo che forse, anche troppe volte, può stonare ed essere grigio.
Ecco. Ora sei quì, davanti a me.
Con la tua scatola.
Mi guardi, sei dispiaciuta.
Io ti guardo e sono arrabbiata.
Arrabbiata perchè hai scelto di chiudere questa scatola di sfumature vitali e portarla via con te.
Ne lasci solo la chiave.
Una chiave che forse solo in pochi possono usare.
Mi dai il permesso? Me lo concedi? Solo ancora una volta, e un altra, per rispolverare quella sfumatura verdastra di quando ci siamo conosciute.
Un occasione di rivederti.
Ancora una volta.
E' ingiusto, lo trovo così ingiusto verso di me, gli altri...ci pensi?!
Non possiamo più sentire le tue vibrazioni e vedere i tuoi colori.
Le possibilità che avevi, hai deciso di chiudere anche quelle nella tua Scatola.
Hai deciso di farle rinascere stelle, così che nessun'altro si possa perdere.
Perdere in un oblio grigio e di Mostruose paure.
Chissà cosa ti spaventava, chissà cosa ti preoccupava, chissà cosa ti ha fatto chiudere la Scatola e compiere questo infinito viaggio.
Ora devi solo andare avanti, per quella strada giù di là!
Si, là. Chissà dov'è.
Chissà.
Chissà Perchè sei finita là,Piccola Scatola Cadente.
Ad ogni modo, ricorderó la chiave per aprirti.
 E sarà un bellissimo ricordo.
Ti lascio andare. Sarai in Ritardo, la caduta libera delle Scatole inizia fra poco.
Cogli l'attimo, almeno quell'ultima occasione importante.
Ti accompagno se vuoi, ti va? Dai, sarà solo un piccolo salto.
L'ultimo salto di una Piccola Scatola Cadente
.Ci salutiamo quì.
Hai tutto.
Ciao Sere.
Ciao."
Spero che questa momosa lettera possa essere letta da chi momosamente è quì, da chi momosamente è là e da chiunque si senta una Scatola Speciale.
Siamo scatole preziose e momose.
Non buttiamoci per colpa di terzi.
 Non buttiamoci momosamente perchè il mondo non sembra ció che fa per noi.
Noi possiamo momocreare mondi fantastici e ideali.
Mondi possibili.
Dove le difficoltà di qualunque momogenere si affrontano con momosa insistenza e coraggio, dove non si è mai momosoli.
Doce i mostri si possono momosamente sconfiggere.
Dove le momose possibilità sono futuro.
E non fine.






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