giovedì 23 febbraio 2012

Stanchezza d'un giovedì qualunque

Un ora prima, precisa. E io sono ancora quì, davanti al computer. Ormai sembra quasi che il brivido e l'ansia stiano passando man mano che le lezioni avanzano. Già, siamo alla nona lezione, e io non vedo già l'ora che sia la decima per dire: "siamo a metà corso!".
Dopo una giornata così, passata tra sonnolenza, bambini che urlano ma che adori, un ragazzino che fa i compiti ma dev'esser sollecitato, beh... vorrei che mi si chiudessero gli occhi, catapultandomi verso le nove di sera.
Che stanchezza, tutto il giorno senza sosta, una corsa che nemmeno le gambe possono reggere, ma soprattutto il mio cervello è letteralmente fuso come la sottiletta kraft.... con questo non volevo fare pubblicità occulta, sappiatelo!
Uff, uff, sbuffo e sbuffonchio mentre sono già le cinque e trentadue sul display del mio computer. No, scusate.... e trentatre!
Passa il tempo, ma non la stanchezza.

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