mercoledì 22 aprile 2020

Momo quarantenata, le cosemai fatte e ciò che mi manca

Ciao a tutti
belli, tremendi, bisbetici, sclerotici e cosmici e...e poi non so!
Come state?!

Come state passando questa quarantena?
Ah già  vero....
non vi ho più scritto da ancora prima della quarantena!

Un bel casino, davvero.
Non so voi come l'avete passata fino ad ora, ma io direi che facendo un riassunto l'ho passata così:
quando ancora non era emergenza Covid 
ma era "Alla faccia del Corona Virus" Aperitime erano le prime due settimane di relax forzato a casa.
Beh, nulla di male anzi: dormivo fino alle 9,  mangiavo a qualsiasi orario, andavo al centro commerciale a fare due spesine e prendermi un caffè con amici che non vedevo da secoli, 0 esercizi fisici, serie Netflix, riordino di illustrazioni e quadri nel mio studio, sistemare l'armadio che in tutti questi mesi mi promettevo di sistemare e poi mai succedeva, pulivo casa come una brava casalinga, partecipavo a concorsi di illustrazione, 
aperitivi nel mio beershop di fiducia in centro città e risate con le amiche.

Insomma, era tutto molto bello, la vacanza che cercavi di assaporare da tempo, il momento di respiro di cui avevi bisogno. I bambini in quel periodo erano veramente carichi come molle e ormai la scuola era diventata un momento di poca assemblea con i bambini e via di corsa al parco per poter respirare la primavera in arrivo (e anche per noi maestre che dovevamo far respirare i neuroni!).

Ad un certo punto è arrivato l'hashtag #RESTIAMOACASA imperat: tutti barricati in casa, centri Conad e Coop presi d'assalto come nelle apocalissi zombie come ci insegnano i film horror degli anni 80-90, e infine mascherine come se piovessero e Amuchina per la vita.... Però peccato che di zombie non se n'è visto uno.
Diciamo che quest'anno come Anno Bisesto...Anno Funesto... 
ce lo siamo proprio giocati bene.

E da quando è arrivato il momento di stare in casa sono passati 2 mesi per me.

Dopo tre setttimane mi sono regalata una giornata di pianto. 
Piangevo 
perchè era una situazione di tensione, di monotonia, di silenzi, di confusione. 

Poi ho ripreso il ritmo dello stare in casa. 

Ho ripensato a tutte le cose che non facevo da tempo o che non ho mai fatto:

-Curare le piante: sono un pollice nero di secondo nome, ma devo dire che da quando sono andata a fare la spesa al Conad del mio paese e ho comprato una pianta di Basilico, da lì ne ho preso cura come se fosse un simpatico compagno di chiacchiere in cucina. E da quel giorno la Finestra della mia cucina è abitata da Basilico, Salvia, Verbena, Pomodorini datterini, Rosmarino, Garofani (che amo alla follia!) e una pianta di cui non so il nome ma ha delle foglie bellissime. Posso dichiararmi da allora un pollice verde...normale, dai! Tendente alla speranza.

-Leggere: non leggo tutto, leggo libri di tema educativo e legate alle tematiche dell'infanzia, sia libri legati all'Esoterismo e Scienze occulte per ispirarmi con le illustrazioni. Non leggo sempre con costanza, ma per la mia testolina distratta aiuta molto almeno l'impegno.

-Cucire: erano quasi 20 anni che non facevo il punto croce. Avevo fatto solo un corso quando ero una bambina di 10 anni e poi più. Ora riprendere a cucire i miei persnaggi su stoffa è una grande soddisfazione e aiuta a rilassarmi nei momenti di carica e tensione. Oltre a mostrarmi altri modi di disegnare con la creatività.

-Cucinare piatti tradizionali: i tortelli complicati!? Complicati magari per chi non ha voglia di mettersi in gioco! Già, perchè spesso è impegnativo, e richiede tempo, e pazienza. Ma la cosa più bella è che rimettermi a cucinare piatti tradizionali mi fa sentire molto vicino ai ricordi. Sarà la nostalgia dell'infanzia passata spesso con la nonna? Si, probabile. Anzi, ne sono fiera.

 -Esercizi alla mattina: prima era palestra appena potevo, ora è palestra al mattino presto e con costanza. Devo ammettere che aiuta molto per il risveglio e per la mente. E poi anche tonificarmi insomma, beh...ci sta!

-Scrub/creme/rimedi in casa di bellezza: ero spesso molto scettica , ma devo dire che i tutorial di youtube sono diventati buoni maestri del tutto fare. Ora so curarmi anche a casa, senza avere necessariamente bisogno dell'estetista.

 -Film Horror: rivedere , vedere vecchi film horror trash anni 80-90 che non avevo mai visto o non ricordavo più mi piace tantissimo, oltre a farmi comprendere quanto negli anni 80 avessero una certa fantasia e riescano anche tutt'ora a trasmettere una certa suspence...

Insomma ho voluto cogliere il positivo di quest'anno sino ad ora. (Positivo non intendo il tampone, sia chiaro!)

Ora invece abbiamo appena iniziato in via sperimentale le videochiamate con i bambini, ma questo ve lo racconterò presto dopo qualche altra videochiamata e aver raccolto tante riflessioni
Per ora mi regalo i momenti per me, anche se la situazione è difficile, faticosa, strana e surreale, forse è stata un'esperienza che ha portato anche a riflettere su quante cose in realtà si possano fare in casa e sul fatto che siamo talmente scappati via da quello che dovrebbe essere il nostro riparo (con aperitivi, cene fuori, lavoro tutto il giorno etc...) che ci siamo dimenticati dei benefici che ne possiamo trarre.

Anche se la cosa che mi manca più di tutte è il contatto gli amici, con la famiglia.

E lo Schermo e le Videochiamate 
sono l'unico modo per ricordarci del Legame che si ha con le persone.

E mi mancano gli abbracci.
Quei bellissimi gesti che rigenerano con poco.

Ma prima o poi ritorneranno anche quelli.
Ora li aspetto.

Guardando dal balcone di casa, con il sole che scalda al posto loro.


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