Li vedo e li sento, perchè mi fanno battere il cuore. Sono come lucciole invisibili all'occhio umano, ma io le vedo, sono come stelle diurne che vagano senza meta. E io le voglio, le desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ho paura però, così paura che inciampo in quelli che sono i problemi d'una vita da sognatrice.
Cado. Rimango a terra, inerte e silenziosa. E infine piango, perchè ho perso le mie stelle diurne. Le ho perse! Le ho perse, e continuo ad urlare. Lacrime amare disegnano righe nere sulle mie guance. Ma poi davanti a me, qualcosa c'è. Si svela, in tutto il suo splendore.
Piccolacorona d'un argento così lucente, che quasi m'abbaglia. La sua luce scalda il mio cuore ormai gelato da quella caduta così improvvisa, così devastante. Ma la forza d'alzarmi mi prende le gambe, come per magia. Rialzandomi pian piano m'avvicino a quella corona così bella.
La tengo tra le mie mani, e proprio in quel momento la tengo stretta al petto. Quello è il parto delle mie stelle diurne.
Così la indosso, sul mio capo. Il mio premio, d'una reazione a un problema così grande: la paura di sognare. Da allora continuo a correre, passeggiare e saltare nel bosco del mio cuore, il mio piccolo regno. Un regno di cui io sono principessa.
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