martedì 15 novembre 2011

L'orologio dentro al cuore




Momo apre la porta che aveva trovato durante il suo cammino nell'oscurità. Chissà cosa ci sarà dentro quella stanza....ecco! La porta si apre e....una visione quasi angosciante la terrorizza.
Tic-tac-tic-tac!cù-cù!cù-cù!Click-Clock-Click-Clock! Una stanza di soli orologi. Di varie forme, dimensioni...ma sono pur sempre orologi.
Momo continua a camminare, davanti a se. L'angoscia l'accompagna: lei ha paura dello scorrere del tempo.
Ha paura che tutto possa svanire con l'andare dei minuti: i suoi sogni, la sua vita.
Così che ad un tratto dall'alto cade un orologio: era nero, a cippollotto, con una catena lunghissima.
La lunghezza ne determina gli anni.
"La sua vita è svanita..." pensa Momo, tenendolo tra le mani.
Crack! Il vetro che racchiudeva il quadro dell'orologio si rompe.Era davvero finita, per quell'uomo che aveva vissuto per realizzare i propri sogni.
"Come un orologio....tutti noi ci fermiamo. Cadiamo. E ci rompiamo, per poi venire gettati via come un oggetto qualunque." pensa Momo, con le lacrime agli occhi.
Peccato che di quell'orologio ne conoscesse la proprietà. E poco dopo si sente un eco: i lamenti degli altri orologi, tre per l'esattezza.
Sono loro, amici di Momo, che hanno perduto la loro felicità: un padre che li amava. E ingiustamente è stato eliminato dal tempo, come un orologio diffettoso. Non c'è più possibilità di riparo.
Solo il ricordo impresso nel tempo. Una sagoma animata dal ricordo del ticchettio del suo cuore.

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